Oggi guardo il mondo in modo diverso
ma ho solo cambiato il verso,
le fratture vissute come esperienza,
la visione distorta della mia realtà
mi hanno condotto a nuove verità.
Se riconosco me stesso,
se parlo dell’Ego, dell’Io e del Se
è solo perché ho rivisto la mia vita.
Nessuna analisi, siamo reali
il dolore appartiene agli umani,
la fantasia è dei sognatori
navigatori senza timone
su rotte sconosciute
chiamate avventure.
Io non sono tra questi,
o meglio non lo sono più,
ho lasciato la mia nave
sono uscito dal mare
dove la vita è iniziata
e dove ogni cosa è finita.
Vagare senza mete non è per me,
oggi riconosco di avere,
qualcosa che appartiene a me
una storia tra due persone
vissuta con ragione
ma senza tensione.
I contrasti sono la parte nodosa
dell’albero della vita
ma non sono un danno
hanno un loro senso,
come la nostra vita
che va alla deriva
quando ci abbandoniamo
allo sconforto, alla desolazione,
rifiutando ogni emozione.
Viviamo di quello che diamo
anche se non ci viene riconosciuto,
spesso sembra che qualcosa
si accanisce contro di noi … non è così.
Abbiamo l’abitudine di dare risposte,
anche quando non ci sono domande,
impariamo a non chiedere
ma a godere di ciò che abbiamo
forse avremo modo di capire
che l’attimo più bello
è il rinascere dopo un lungo penare.
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