Gocce di salsedine, mi rigano il viso,
mentre io, seduto sul bivio,
l’osservo sbarcar, la sua rabbia,
contro questa roccia sconnessa,
che lo sfida e l’osserva, incredula.
A volte ti carezza, spesso ti frusta,
sempre arpeggia, attorno a te,
mentre tu, immobile giaci,
e le sue braccia, attendi a donarti,
un caldo piacere,
da un nome semplice e puro,
che suona surreale,
in un mondo, vestito all’occasione,
dalla tristezza o dalla passione.
Io voglio offrire, alla persona che amo,
un mondo contro cui, non deve più infrangere,
le sue lacrime, figlie dell’incertezza e dell’indecisione,
e deve regalarmi, in cambio della mia passione,
soltanto una piccola nota,
che suona stonata in questa società,
ricca di bugie, figlie della viltà.
A te che chiedi del mio amore,
ancora, dico ti amo, ma chiedo solo,
e non per un attimo … eterna sincerità.
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