La paura del proprio vivere

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Ho visto una pausa del tempo,

e sono corso al momento,

in cui magicamente appare,

il sorriso della vita.

Istanti rubati alla realtà,

dove i desideri,

 hanno una loro identità,

dove il mondo appare,

 nella sua veste,

 spoglia del suo ego.

Vorrei vivere questo magico momento,

senza rincorrere il tempo,

ecco perché ho scelto un istante,

per godere dei sentimenti,

alfieri dell’anima.

Quando un raggio di luna,

carezza un petalo di rosa,

lascia un soffio di tepore,

li dove nasce l’amore,

cosi quando carezzo,

le tue vette irte e dritte,

sfioro il piacere,

per rigenerare in te,

la vita che avevi seppellito,

nel profondo del tuo se,

rinunciando all’essenza e al profumo,

di un giorno in cui il nulla,

non ti fa suo, non ti ruba serenità,

donandoti la bellezza della verità,

di un amore che non ha età.

Ama chi esprime i suoi valori interiori,

non chi nasconde fra le bugie,

la paura del proprio vivere.

© Copyright 2015 Raffaele Spera. All rights reserved.

 

 

 

Scavalca i limiti dell’infinito

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Ti ho guardato,

ma neanche mi hai notato,

osservavo i tuoi confini,

con margini ed affini,

mentre viaggiavo con la fantasia.

Io non amo la maschera dell’ipocrisia,

 e se oggi sono accanto a te,

lo devo solo,

 alla verità delle mie parole,

 che hanno saputo,

aprire le porte del tuo cuore.

Quei confini, a me noti e vissuti,

oggi sono più amati,

perché non li percorro con lo sguardo,

ma con l’apice delle mie grazie,

per risvegliare in te,

valori sopiti e mai percepiti.

Amo il nuovo di ogni viaggio,

quando la scoperta ti appartiene,

quando le mie sensazioni sono tue,

quando due corpi,

sono l’idillio delle fonti,

dove l’amarezza e la tristezza,

sono bandite dal nostro talamo,

dall’audacia della passione,

e dal desiderio della nostra attrazione.

Ci basta sfiorarci e la scintilla brilla,

facendo del buio del passato,

un sogno avverato.

Tu sei quel sogno,

e io sono quello che tu agogni.

Vivere un amore,

 non è una avventura,

ma è la storia della vita,

che scavalca i limiti dell’infinito.

© Copyright 2015 Raffaele Spera. All rights reserved.

Appartiene al presente

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Acqua trasparente,

come fonte di sorgente,

limpida e chiara,

come i primi pensieri,

al comparire dei primi albori,

acqua senza il letto di un torrente,

forte ed impertinente,

dolce ed avvenente,

come le fantasie della mente.

Culla del tuo vissuto,

quando il buio era la tua ragione,

nel silenzio del tuo momento,

hai vissuto senza alcun sgomento,

oggi nella luce della vita,

ami lasciarti carezzare,

dall’oblio del tuo passato ancestrale,

dove la negligenza,

è figlia dell’intelligenza.

Scivola su di te,

 ogni rugiada che nasce da me,

assapori e godi dei mie momenti,

vivi gioiosa e serena,

allontanando da te ogni pena,

ogni volta che ti raggiungo e copro,

con il mio candore,

ogni angolo del tuo amore.

E’ forse la vita una fluida essenza,

di linfa senza penitenza,

ma bianca e opaca,

nello stesso attimo,

che lascia la sorgente,

per unirsi e trasformarsi,

in ciò che la natura guida e vuole?

L’amore … no,

non è un atto della vita futura,

egli è vita assoluta,

senza alcuna misura,

fatta da quantità o qualità,

egli appartiene all’anima,

di chi regala attimi di serenità,

alla donna che sa comprenderlo,

ma non per redimerlo,

perché amare non è un peccato reale,

amare è trasformare in vita,

tutto quello che l’acqua copre e scopre,

ad ogni onda del passato,

perché appartiene al presente.

© Copyright 2015 Raffaele Spera. All rights reserved.

 

 

L’apice del vero

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Aspetto che la luna raggiunga,

il suo massimo splendore,

mentre gioco con il candore,

della tua pelle,

sfiorandola con l’apice,

di un tenero fiore,

che attende le tue carezze,

per emergere al suo ardore.

Conosci l’amore,

quando lo vivi, lo provi,

lo ascolti, lo lasci scivolare,

dentro di te,

sorgente di vita,

 che ti aiuta a volare.

La tua mente si svuota,

le parole non fanno rumore,

lasciano spazio,

ad un estasi di puro volere,

dove il tutto soggiace al piacere,

di donare di se,

ogni attimo del proprio godere.

Il tempo governa l’esistenza,

ma non ha ragione dei sentimenti,

vivono di quello che rubano,

agli spazi chiusi e segregati,

delle regole improprie,

dove si soggiace,

contro il proprio volere,

all’altrui egoismo,

mentre cresce il desiderio,

di amare e vivere,

un amore senza tempo,

dove i fiumi nascono,

per non morire,

 fra le braccia del mare.

Anche quest’amore,

ribelle alle regole,

contro le ostinazioni,

di chi ci vuole succubi di padroni,

dei nostri pentimenti,

vorrebbe escludere in noi,

la rivalsa alla vita,

la vittoria finale,

di chi ha sacrificato,

ogni sua meta per raggiungere,

l’apice del vero.

© Copyright 2015 Raffaele Spera. All rights reserved.

 

Rendere la serenità la nostra realtà

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Ci sono, quando le tue stelle,

lasciano il tuo cielo,

quando il primo imbrunire,

ruba il tuo ultimo raggio,

quando le tue mani,

ti stringono a me,

per dire al mio corpo,

amami con la dolcezza,

che accomuna i tuoi gesti,

lascia in me il segno più bello,

quello di una nuova vita,

dove le speranze non sono parole,

dove l’esistenza è solo apparenza,

dove l’amarezza va respinta,

con assoluta fermezza.

Vivere è il piacere di amare,

il senso del dare a chi si ama,

senza nulla chiedere,

se non di vivere,

l’avventura della vita,

mano nella mano.

Quando una notte d’amore,

separa i nostri corpi,

nulla può separare,

ciò che due anime vivono,

nella loro intimità.

Vi è forse coraggio,

in chi fugge la sua realtà,

per vivere l’amore,

con occhi senza stelle,

ricchi di luce propria,

armonioso binomio,

tra esistere ed amare,

dove chi vive sono coloro,

che hanno il coraggio,

 di cambiare e non di mutare.

Ora non sei sola,

hai qualcosa di me,

che nessuno possiede più di te,

nulla che ognuno vede,

tutto è racchiuso in te,

fortezza della sincerità,

baluardo inespugnabile della falsità.

L’amore per essere vissuto,

deve donare dell’anima il contenuto,

se le parole non sono seguite dai gesti,

se il tutto ha il senso del momento,

allora non è un sentimento,

quello che ha fuso i nostri corpi,

ma solo un attimo di passione,

vissuto senza alcuna intenzione,

se non quella di compiacere i nostri sensi,

lasciandoci con l’amarezza di un abbraccio,

il cui contenuto è il vuoto,

che ci circonda.

Tutto ha un senso, uno scopo, un significato,

l’amore no … ha solo un traguardo,

rendere la serenità la nostra realtà.

L’altra metà

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Fasciami gli occhi,

e vestimi delle tue carezze,

mentre le note dell’amore,

saltano sul pentagramma della vita,

canta questa canzone,

fatta da gemiti e sospiri,

dove anche l’aria ha i suoi sensi,

perché nulla ha vita,

 se nessuno,

soffia con dolcezza,

 e senza amarezza,

sulle vette irte,

vellutate dalla passione.

 Regaliamo i nostri corpi all’audacia

che non è sinonimo di perdizione,

ma solo un coro di emozioni.

Viviamo quest’attimo,

ricco di verità,

senza rammarico e senza età,

la vita ha un suo corso,

l’amore un suo percorso.

Ora ti lascio meditare,

sulla parola amare,

mentre ogni istante,

che carezzi i miei pensieri,

le tue membra stanche,

rivivono il sogno vissuto,

in una notte surreale,

dove una camicia vuol coprire,

l’estate della vita,

fatta da chi ama senza pentimenti,

rimembrando i tormenti,

che ci hanno a lungo separato,

prima di aver superato,

il ponte della ignominia,

per le altrui falsità.

Ora hai di me una visione tua,

che ti perpetua nell’anima,

ti scivola sulla pelle,

e sei libera come l’aria,

di volare fra le braccia,

 dell’ amore di chi è,

la tua perfetta ed assoluta verità,

perché rappresenta,

della tua anima … l’altra metà.

© Copyright 2015 Raffaele Spera. All rights reserved.