La tua esistenza

 

 

Eccomi a te

immagine diafana di una pausa del tempo,

ascoltami

non mi è facile dirti quello che ho dentro.

Un rio scorrendo diventa un fiume

e nel percorso potrebbe essere una cascata,

oppure un lago ma di certo sarà un fiume

che terminerà nel mare.

Tante persone si specchieranno,

altre si bagneranno,

in molti si disseteranno,

ma pochi capiranno

che quel solco chiamato letto

è il percorso della vita.

Ama ogni attimo della tua esistenza

perché se ti è dato di vivere

è un dono della natura,

madre assoluta della nostra vita

e bruciarlo con pensieri negativi

rende inutile un dono così prezioso.

Ama te stessa prima della tua vita,

perché se ella esiste lo deve a te,

come tu devi alla vita la tua esistenza.

© Copyright 2018 Raffaele Spera. All rights reserved.

Senza pentimenti

Mi guardi senza parlare,

ascolto il tuo silenzio

raccolgo le tue lacrime,

rubo i tuoi respiri,

valico ogni consenso

senza il tuo assenso …

Immobile attendi un mio commento

ma lascio a chi sa dialogare,

cos’è che ti tormenta

se non il rifugio delle parole

dove un eco fa rumore

e ogni attimo ha un nuovo sapore.

Io ho voglia di amarti

desidero di te un bacio

che sappia di rose

vellutato, amorevole, delicato

ti ho donato ogni mio attimo

per riviverlo ogni momento,

amami non per godere

ma per vivere una storia senza tempo.

Le domande senza risposte

 lasciamole a chi non riconosce

l’esistenza dei sentimenti

senza pentimenti.

 

© Copyright 2018 Raffaele Spera. All rights reserved.

La nostra esistenza

 

Vivere di ricordi

rende la vita malinconica,

aprirsi a nuove realtà,

rende vivi nella nostra età,

riconoscersi è importante,

bandiamo i sogni e le illusioni

se vogliamo conoscere nuovi orizzonti.

L’universo non ha un inizio ed una fine,

lo spazio è senza tempo,

riconosciamo i limiti di una mente,

apprezziamo i sentimenti

e vivremo giammai di tormenti.

Vivere è la strada dove nessuno sa dove porterà,

l’importante non è la meta

ma percorrerla senza la bramosia,

di una conoscenza che sovverta la nostra esistenza.

 

© Copyright 2018 Raffaele Spera. All rights reserved.

Artefice del mio tormento

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Vivere è la sorte di chi nasce,

ma percorrere l’eremo,

è di chi ha voglia di rinascere.

Io non posso lottare contro il tempo,

ma posso evaderlo,

lasciandolo passare senza intaccare,

la parte più bella di me.

La natura mi ha regalato la bellezza,

la vita la saggezza,

se errore c’è stato,

nell’immolarmi per amore,

io non muterò mai il mio ardore,

soffocando quello che mi spinge,

a fare le mie scelte.

Oggi,  dopo l’esito di un deludente vissuto,

raccolgo i resti di un’esistenza,

vissuta nell’ingenuità dei sensi,

dove scrivo a piene mani,

tutto non è ancora perduto.

Ho la forza di chi è stanca,

di commiserare le sue scelte,

giuste o sbagliate,

ormai sono state vissute.

Alzo gli occhi e guardo,

l’orizzonte dove ogni cosa,

 sfuma nel nulla,

la parte più intensa di ogni perché.

Vivere è la mia gioia,

combattere per vivere … la mia vita,

senza la condizione del tempo,

artefice del mio tormento.

© Copyright 2016 Raffaele Spera. All rights reserved.

 

I suoi tanti errori

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Incontrarsi oltre il tempo,

il desiderio del momento.

Mentre vivo la mia vita,

dove il  nulla  è definito.

Vivere è l’incanto della nascita,

dove la scoperta,

è alimentata dalla curiosità,

di esplorare la realtà,

in tutte le sue verità.

Oggi più non vivo,

e nulla attendo.

Ho una tela e la sua cornice,

i colori sono sbiaditi,

dai troppi perché,

che come granelli,

lasciati in balia dei miei pensieri,

si sono raccolti nel deserto,

della mia solitudine,

rifugio opportuno,

prima di rinascere, dentro di me.

Vorrei lasciare questo arido deserto,

dove le delusioni,

 mi hanno scaraventato ,

 ed io ivi rifugiato,

per provare a ricostruire,

quello che resta di una esistenza,

votata all’altrui piacere,

mentre il mio sapere,

era barattato per serenità.

Viviamo senza conoscere,

ma ancora più gravemente,

evitiamo di scoprire,

ciò che siamo e cosa siamo,

ogni attimo donato,

spesso è sprecato.

I momenti vanno si vissuti,

ma in simbiosi con i sentimenti,

origine di tutti i nostri pentimenti,

di chi ha barattato l’amore,

con il suo dolore,

reduce da una strada,

senza meta dove più non scorgi,

il suo inizio ormai perso,

nel vissuto senza tempo.

Quella distanza ti avvicina,

ogni giorno che passa,

al lungo salto nel vuoto,

dove ognuno troverà,

 quello in cui crede,

per nascondere le sue paure,

pur riconoscendo

di non poter più correggere,

i suoi tanti errori.

© Copyright 2016 Raffaele Spera. All rights reserved.

Ti amo sino ai limiti del tempo

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Nulla accade,

se uno dei due non vuole,

il desiderio di amare,

nasce dal piacere di donare,

all’altrui un attimo di serenità,

una parentesi fuori dal tempo,

dove spogli della realtà,

ci si dona all’altrui voluttà,

per il piacere di condividere,

un sentimento che nessuno potrà,

mai far suo a metà.

Lascia sulla riva del passato,

le spoglie grigie della tua esistenza,

mentre ti lasci carezzare,

dalle mie mani,

che come il mare scivolano,

fra le tue pieghe,

che solo adesso,

respirano la verità ….

quella di vivere l’amore,

 senza alcuna proibizione,

senza alcuna costrizione,

perché questo sentimento,

non conosce il pentimento.

Sei distesa libera dall’attesa,

sulla riva che divide,

la fantasia dalla realtà,

socchiudi gli occhi ed attendi,

che le labbra mia,

sfiorino la pelle tua.

mentre io, come l’acqua del mare,

 scivolo lentamente su di te,

coprendoti di dolci carezze,

che generano generose sensazioni,

non futili perversioni,

che spariranno dopo l’amplesso,

e di loro ci sarà solo un vago ricordo,

perché chi vive alla ricerca del piacere,

non può conoscere e capire,

il dolcissimo significato,

 della parola amare.

Vivere senza conoscere rende felice,

chi fa del sesso la sua ragione,

ma distrugge chi fa dell’amore,

il suo essere.

Io sono il tuo amare,

che vuole scivolare,

 in ogni tuo angolo proibito,

dove mai si esprime la parola … ho finito.

Tu non sei un oggetto,

ma il senso puro dell’amore,

che voglio vivere,

attimo dopo attimo,

senza correre …

amare non è una gara verso il piacere,

ma una comunione di corpi,

dove le membra si fondono,

gemendo, sospirando e sussurrandoci …

ti amo sino ai limiti del tempo.

© Copyright 2016 Raffaele Spera. All rights reserved.

Nasconde a se la verità

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Seduta sulla finestra dell’esistenza,
riluttante alla coerenza,
quando un bivio mi appare,
una nuova scelta da fare,
il coraggio di chi esplora,
anima l’avventura,
ma non ha spazio nell’anima mia,
dove tutto è ancorato alla realtà,
osservare ed ascoltare,
aiuta i miei sensi a risvegliarsi,
ammirare il silenzio,
nascondere i suoi rumori,
tra le pieghe dei miei pensieri,
non rapisce il mio interesse,
volto all’attesa di un segno,
che non sarà mai un impegno.
Vivere l’infinito è un sogno,
e giammai sarà mai un bisogno,
perché credere nella profondità,
di uno sguardo rubato,
di un bacio negato,
di un momento non vissuto,
non dona nulla alla realtà,
ma solo nasconde a se … la verità.

© Copyright 2016 Raffaele Spera. All rights reserved.

L’apice del vero

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Aspetto che la luna raggiunga,

il suo massimo splendore,

mentre gioco con il candore,

della tua pelle,

sfiorandola con l’apice,

di un tenero fiore,

che attende le tue carezze,

per emergere al suo ardore.

Conosci l’amore,

quando lo vivi, lo provi,

lo ascolti, lo lasci scivolare,

dentro di te,

sorgente di vita,

 che ti aiuta a volare.

La tua mente si svuota,

le parole non fanno rumore,

lasciano spazio,

ad un estasi di puro volere,

dove il tutto soggiace al piacere,

di donare di se,

ogni attimo del proprio godere.

Il tempo governa l’esistenza,

ma non ha ragione dei sentimenti,

vivono di quello che rubano,

agli spazi chiusi e segregati,

delle regole improprie,

dove si soggiace,

contro il proprio volere,

all’altrui egoismo,

mentre cresce il desiderio,

di amare e vivere,

un amore senza tempo,

dove i fiumi nascono,

per non morire,

 fra le braccia del mare.

Anche quest’amore,

ribelle alle regole,

contro le ostinazioni,

di chi ci vuole succubi di padroni,

dei nostri pentimenti,

vorrebbe escludere in noi,

la rivalsa alla vita,

la vittoria finale,

di chi ha sacrificato,

ogni sua meta per raggiungere,

l’apice del vero.

© Copyright 2015 Raffaele Spera. All rights reserved.

 

Gli angeli del sorriso

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Ho sempre creduto che sanità,

fosse una delle più belle realtà,

fermamente ho voluto,

 e raggiunto il mio scopo.

Ho abbracciato la vita, sfiorato la morte,

soffrendo quando la dama nera,

 ha vinto la sua battaglia.

Il tempo, nemico dell’esistenza,

 mi ha condotto oltre la soglia,

e da utente, sofferente, oggi sono approdato,

in un luogo dove ho riposto le mie speranze,

ho affidato a loro il mio corpo,

e devo ammettere,

 che anche se non ancor guarito,

ho conosciuto un volto nuovo,

dove ogni sacrificio e accolto con buon viso,

a loro basta un grazie e si sentono ricompensati.

I fanti della guerra per la vita,

esseri asessuati educati e galanti,

che all’arroganza rispondono, con eleganza.

Essi sono in pochi e direi troppo pochi,

per i corpi loro affidati.

Li ho osservati tutto il giorno,

per loro non esiste la parola sosta,

volano senz’ali in quel corridoio,

 per entrare nelle varie  stanze,

e mediare con parole dolci,

 azioni e in nessun caso reazioni,

alle numerose inutili chiamate,

di chi è solo e cerca conforto,

nella loro visione e nelle loro parole,

oltre le meticolose cure,

con cui trattano i pazienti,

al pari  fossero loro parenti.

Questi angeli senza ali,

senza tracotanza ne arroganza,

io dedico questa poesia,

il cui titolo racchiude la loro dignità,

la loro umiltà,

per aver sposato con abnegazione,

un valore di altissimo impegno.

Lenire la sofferenza con le parole,

 le carezze e le tenerezze,

è come combattere con un nemico armato,

mentre voi siete solo animati,

dal vostro amore per il prossimo.

Vi ho annoverato fra i mie ricordi più belli,

perché voi siete gli angeli del sorriso.

© Copyright 2015 Raffaele Spera. All rights reserved

Ricca di tolleranza.

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Sensazioni nuove, bussano alla mia anima,

non appartengono al mio vissuto,

ne sono figlie, dell’altrui realtà,

forse, quelle immagini diafane,

appartengono,  a un uomo senza età.

Io vivo d’istanti di serenità,

ormai fugaci e lontani dalla mia realtà.

Vorrei che tutto questo sogno,

 assurgesse a una verità.

ma devo stringere i miei pensieri,

schiacciare i miei desideri,

 immolare sull’altare dell’apatia,

la mia vita in nome dell’esistenza,

per poter vivere quest’emozione,

pur sapendo che per me sarà,

un nuovo nocumento,

e affronto la mia verit,à

con un senso di lealtà.

Molto spesso, mi chiedo,

se la mia vita, l’ho mai riconosciuta,

e non giammai rincorso, la mia serenità,

al punto di temere, al suo approdo,

che ella sia la verità.

Amore con dolore,

 ne riconosco e rispetto,

 l’enfasi assoluta,

ma dolore per amore,

non ha alcun valore.

A me resta il dolore, di aver amato,

con estrema sincerità,

a te l’amore, con cui hai giocato,

disprezzando l’altrui realtà.

Ora vivi il tuo dramma,

navighi alla vana ricerca, della tua umanità,

volgi il tuo sguardo, in cerca di considerazione,

ma vieni ripagata, con commiserazione,

questa è la tua condanna,

per quanto hai temuto e non goduto,

tue le colpe, per la tua incertezza,

tua la speranza, di un esistenza,

ricca di tolleranza.

© Copyright 2012 Raffaele Spera. All rights reserved.