Se vissuti senza alcun tormento

Eccomi, sembra dire la penombra della stanza,

dove ogni sera mi rifugio per sognarti

sono ancora lucido nella mia attesa,

forse è la cosa peggiore …

credere in ciò che dovrebbe avvenire.

La notte è il mio amato rifugio,

dove sono libero dall’oppressione della ragione

che mi mostra la realtà, in tutta la sua nudità.

Vorrei tanto vivere a diretto contatto del tuo tepore,

sono attimi in cui l’amore la fa da padrone.

Baci e carezze sono ordine inviolabile,

senza cui, nessuna danza inizia,

quando il desiderio cerca la vita.

Scivolano, lentamente, le mie conoscenze,

sul tuo corpo,

osano in ogni dove le mie labbra,

sino a umettarsi del tuo piacere primordiale,

quando raggiungi, l’apice del tuo piacere.

La vita è un viaggio dove sai cosa cerchi

ma non saprai mai cosa troverai,

e ciò non mi proibisce di vivere

questa nostra storia la cui verità

è ancora da scoprire.

I sentimenti non potranno mai essere pentimenti,

se vissuti senza alcun tormento.

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Chi rinnega la conoscenza

Quando sono nato,

ho chiesto al mondo

di essere riconosciuto,

prima di essere adottato.

Mi è stato consegnato

un foglio bianco,

su cui ho raccolto

i miei pensieri,

liberi di esprimersi

come non mai.

Ho ringraziato la vita,

che mi aveva abbandonato

a vivere l’esperienza della risalita.

La mia è una sarcastica ironia.

Il premio che ho ricevuto,

si chiama irriconoscenza

per la mia sofferenza.

Ho sempre donato, senza chiedere,

perché il piacere di dare

supera l’innegabile certezza dell’incoerenza.

Oggi cammino

senza disperdere il mio sguardo,

oltre l’orizzonte c’è un mondo

che appartiene a chi realizza

che la verità è la base della lealtà.

L’amore è la forza della vita,

mentre l’ignoranza, il rifugio

di chi rinnega la conoscenza.

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Published in: on 17 marzo 2024 at 15:03  Comments (3)  
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Posso

Ammiro un’immagine velata

che nasconde un tuo sospiro,

lentamente mi avvicino

per rubarla e farla mia.

Ogni notte desidero le tue labbra,

padrone assolute del mio corpo

ma tutto velocemente scompare

e a me non resta

che il sogno del piacere.

Sino a quando potrò dirti

… posso!

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Published in: on 27 aprile 2020 at 17:20  Comments (3)  
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La tua vita alla mia

Il tempo mi ha trasformato,

la tua vivacità contagiato,

sentirti vivere e crescere in me

è stata la consacrazione

della mia adorazione.

Nove mesi di attesa,

hanno maturato

la mia rinascita,

il tuo primo vagito

mi ha realizzato mamma,

ma quando ti ho avuto

tra le mie braccia,

avidamente e ansimante

hai cercato le mie mammelle,

per darmi il tuo primo bacio.

Amore la mia prima parola,

sentire il mio nutrimento

fluire nella tua bocca,

mentre le tue dolci labbra

succhiavano generosamente

dal mio capezzolo,

mi ha donato un immenso piacere,

espressione dell’amore

che giorno dopo giorno

univa la tua vita alla mia.

 

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Eravamo Noi!

Quando ti abbandoni

alle carezze delle lenzuola

mi lasci senza parole.

Lascio il mio sguardo

a rimirare i tuoi confini,

mentre il mio cuore

passa dal trotto al galoppo.

L’amore complice della passione

fa sua questa emozione.

Guardarti mentre riposi

mi ridona il piacere provato

negli abbracci appassionati

dove io e te …

eravamo Noi.

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Abbiamo una sola possibilità per conoscere la felicità

Cammino sfiorando le nuvole

con i miei pensieri,

volo oltre il mio Io

alla ricerca profonda di me.

Tappa dopo tappa m’interrogo

su quanto ho già vissuto

raccolgo quello che resta del mio Se,

ancora pulsa e vibra

ancora si emoziona ad ogni visione,

lui non si pone domande

vive l’istante,

terso, ombrato, incupito,

non importa, lui vive della vita.

Meglio non porsi domande,

giusto è credere in ideali,

senza la ricerca di conferma.

Apriamo la nostra anima,

scopriamo cosa pulsa oltre il nostro cuore

non confondiamo l’amore con il piacere,

la vita è un essenza che si dimentica con l’assenza,

viviamo di quello che incontriamo,

oltre ogni montagna c’è un mondo

oltre il mare una nuova terra

ma la nostra vita resta una sola

valida per un tempo

oltre non ci saranno che i nostri ricordi

vissuti da chi ci ha amato e capiti.

Restami accanto e non temere

il difficile è quotidiano,

il godere è effimero,

l’ardore dura una manciata di secondi,

tutto quello che si prova si rinnova.

Vivilo ogni volta come la prima

e capirai il senso di un inutile domanda

non cercare certezze

unica è sola è sempre la stessa.

Abbiamo una sola possibilità per conoscere la felicità.

 

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la conoscenza dell’amore

 

Voglio essere tua …

non oggetto di desiderio,

ma sfumatura di un colore,

quello che riconosci nell’ardore.

Abbracciami senza timore,

amami senza pudore,

vivimi senza costrizioni

la mia vita è nelle tue mani,

segui la strada che è in me,

lei ti porta alle porte della vita

definizione insolita,

ma reale coincidenza,

 dove il piacere riconosce la speranza.

Vivimi gustando i miei umori,

lascia che un petalo,

carezzi le mie labbra,

prima di adagiare le tue,

sulla strada che unirà

il mio corpo al tuo.

Ama con il candore,

godi di ogni attimo d’amore,

la vita è solo l’essenza,

di un mondo che non conosci

perché riconoscersi,

senza amarsi è solo un sogno

di chi s’illude che innamorarsi

è la conoscenza dell’amore.

 

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E’ provare

Rubo spazio al tempo,

per godere di questo momento,

liberi dai nostri pudori,

ci dedichiamo alla conoscenza,

della nostra avvenenza.

Ogni corpo esprime il suo piacere,

in un modo particolare,

la bellezza è la scoperta,

di una nuova forma di gioia,

che va oltre i confini,

del semplice godere.

Se vuoi danzare per incontrare,

la nuova fonte della vita,

non temere di scoprire,

qualcosa di tuo che non teme l’ardire.

Lascia che sia solo il mio indice,

a indicarti la strada,

ogni volta che ti sfiora,

conoscerai una sorgente,

di cosa lo scoprirai se lo vivrai.

Iniziamo ma sappi che è bandito l’esitiamo,

se hai il coraggio di vivere,

una nuova esperienza d’amare,

lasciati andare alla mia voce,

che ti condurrà sui sentieri,

più ardui della sensualità.

Aspetto un tuo semplice assenso,

che puoi esprime come vuoi,

basta che lasci parlare il tuo corpo,

dove racchiudi tutti i tuoi desideri,

blindati dai sommi dogma,

del tuo credere di sapere,

che innesca la paura del temere.

Se vuoi amare l’impossibile reale,

devi imparare che il limite nell’osare,

è provare …

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Tutte ancora da vivere

Ora che sono solo,

in compagnia della musica,

su cui scivolano i miei pensieri,

che s’immergono lentamente,

nel mare del piacere.

La luce fioca ha l’aspetto di un velo,

che copre per scoprire,

la tua stupenda sensualità,

allungo la mia mano e raccolgo,

un piccolo icerberg,

che lascio scivolare,

giù verso la tua valle,

per farti conoscere nuove sorti,

dell’amore misto al piacere.

Abbiamo giocato spesso,

con i nostri sensi,

per scoprire il gusto sconosciuto,

perché il monotono,

non ci appaga più.

Amare te è una continua scoperta,

delle vesti di quest’amore,

vissuto in una dimensione,

in cui le parole la fanno da padrone,

mentre si organizza l’azione,

più suadente anche se terminale,

in cui oso violare la tua intimità,

che ogni volta è per me la prima.

Ecco perché amo te … una donna,

che ha in se tante altre donne,

tutte ancora da vivere.

 

 

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Sei presente nella mia oscurità

 

 

 

Vivevo del tuo respiro,

e isenza tuoi baci,

la mia vita è finita.

Ecco il mio dramma,

cosa ne sarà di te,

oggi che non sei più con me.

Ieri parlavo d’amore,

oggi rincorro i pensieri,

cavalco la tua assenza,

non con assoluta indifferenza,

vorrei stringerti ma non sei più mia,

appartieni a te,

unica verità del tuo Se.

Questo è l’amore che vuoi per me,

mi chiedi se io sono sereno,

ma tu eri l’autrice del mio sorriso,

quando mi rubavi il viso,

dopo un abbraccio dolce e reale,

dove le mie mani scivolavano,

 lungo la tua vita,

per confondersi nel tuo piacere,

mentre tu accarezzavi il mio potere.

Ti vorrei ma non ci sei e mai ci sarai,

tu non saprai mai più,

che essere donna è la verità,

che un uomo senza età,

ti ha regalato per un tratto della tua vita.

Tu non sei una rondine,

 che torna ad ogni primavera,

ora vivi nella tua identità,

ma sei presente nella mia oscurità.

 

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