Un estate vola via,
e con essa la vita mia,
portando con se,
qualcosa di me.
Un attimo del tempo,
una pausa della vita,
il mistero più grande,
di questa realtà infinita.
Cerchiamo risposte,
ai nostri errori,
ma non poniamo limiti,
ai nostri dolori,
ogni volta che affrontiamo la conoscenza,
schiava della reminiscenza.
Vorrei vivere per amare e gioire,
senza correre fra gli anfratti della falsità,
dove in nome dell’estremo,
tutto ci appare sereno.
Confondiamo il sesso con il piacere,
i sentimenti con gli avvenimenti,
senza gioire della scoperta,
di una nuova storia,
dove la vera gloria,
non è il vivere l’amore senza rigore,
senza progetti e mete,
che ne inficiano il potere,
ma di far rinascere ciò che non muore,
quando una storia si chiude,
all’insegna del dolore interiore.
© Copyright 2016 Raffaele Spera. All rights reserved.
Poesia piena di sofferenza e di dolore collaterale, ma anche di rinnovo. In ogni caso tutto è ciò che ti auguro, poeta virtuoso. La sola cosa che non muore mai l’amore vero, al di là della storia. Un giorno ciò sarà in tutti i cuori quando tutte le anime saranno private di paure e di ferite.
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Un po’ di malinconia, ma come sempre profondità di indagine anche nel profondo.
Introspezione e capacità di analizzare se stessi e ció che ci circonda, sempre lasciando uno spiraglio per il futuro !
Complimenti, Raf!
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Sensazioni condivise, profondamente vere ed interiorizzate. Poesia del vivere, del soffrire, del sapere!
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Spesso, molto spesso confodiamo amore con attrazione o piacere, ma il nostro corpo vive di queste sensazioni e le trasmette alla mente che forse le elaboara come vuole e non come dovrebbe.
Ma poi io dico….alla follia anche di un istante perchè mai dovrei rinunciare?
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