Un estate vola via,
e con essa la vita mia,
portando con se,
qualcosa di me.
Un attimo del tempo,
una pausa della vita,
il mistero più grande,
di questa realtà infinita.
Cerchiamo risposte,
ai nostri errori,
ma non poniamo limiti,
ai nostri dolori,
ogni volta che affrontiamo la conoscenza,
schiava della reminiscenza.
Vorrei vivere per amare e gioire,
senza correre fra gli anfratti della falsità,
dove in nome dell’estremo,
tutto ci appare sereno.
Confondiamo il sesso con il piacere,
i sentimenti con gli avvenimenti,
senza gioire della scoperta,
di una nuova storia,
dove la vera gloria,
non è il vivere l’amore senza rigore,
senza progetti e mete,
che ne inficiano il potere,
ma di far rinascere ciò che non muore,
quando una storia si chiude,
all’insegna del dolore interiore.
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